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CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Analgesici ed antipiretici.
PRINCIPI ATTIVI:
Acido acetilsalicilico.
ECCIPIENTI:
Calcio stearato; amido di mais; manitolo; sicovite (E110); aspartame; acido ascorbico; acido citrico anidro; carbonato di magnesio; amido prege latinizzato; aroma di mandarino; aroma arancia; carbonato di sodio; sodio carbossimetilcellulosa; aroma rinfrescante di limone.
INDICAZIONI:
Trattamento sintomatico di mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari; terapia sintomatica degli stati febbrili e dei sindromi influenzali e da raffreddamento.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita' al principio attivo (acido acetilsalicilico), ad altr i analgesici (antidolorifici)/antipiretici (antifebbrili)/farmaci anti nfiammatori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ulcera gastroduodenale; diatesi emorragica; insufficienza renale, card iaca o epatica gravi; deficit della glucosio -6-fosfato deidrogenasi (G6PD/favismo); trattamento concomitante con metotrexato (a dosi di 15 mg/settimana o piu') o con warfarin; anamnesi di asma indotta dalla so mministrazione di salicilati o sostanze ad attivita' simili, in partic olare farmaci antinfiammatori non steroidei; ultimo trimestre di gravi danza e allattamento; bambini e ragazzi di eta' inferiore a 16 anni.
POSOLOGIA:
Adulti: 1 - 2 compresse come dose singola, ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 2 - 3 volte al giorno.
L'uso de l prodotto e' riservato ai soli pazienti adulti.
Utilizzare sempre il dosaggio minimo ed aumentarlo efficacemente solo se non e' sufficiente ad alleviare i sintomi (dolore e febbre).
Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi mi nimi sopraindicati.
I soggetti maggiormente esposti al rischio di effe tti indesiderati gravi, che possono usare il farmaco solo se prescritto o dal medico, devono seguirne scrupolosamente le istruzioni.
Non assumere ere il prodotto per piu' di 3-5 giorni senza il parere del medico.
Ass umere il medicinale preferibilmente dopo i pasti principali o, comunqu e, a stomaco pieno.
Le compresse vanno masticate con o senza assunzione e di bevande (acqua).
Popolazione pediatrica: il farmaco non e' indicato per l'uso nella popolazione pediatrica.
CONSERVAZIONE:
Conservare a temperatura inferiore ai 30 gradi C.
AVVERTENZE:
L'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare reazioni di ipersensibilita' (compresi attacchi d'asma, rinite, angioedema o aria ortica).
Il rischio e' maggiore nei soggetti che gia' in passato hanno p resentato una reazione di ipersensibilita' dopo l'uso di questo tipo di farmaci e nei soggetti che presentano reazioni allergiche ad altre s ostanze (es reazioni cutanee, prurito, orticaria).
Nei soggetti con as ma e/o rinite (con o senza poliposi nasale) e/o orticaria le reazioni possono essere piu' frequenti e gravi.
In rari casi le reazioni possonon o essere molto gravi e potenzialmente fatali.
Nei casi seguenti la som somministrazione del farmaco richiede la prescrizione del medico dopo acc urata valutazione del rapporto rischio/beneficio: soggetti a maggior rischio di reazioni di ipersensibilita'; soggetti a maggiore rischio di lesioni gastrointestinali.
L'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare gravi effetti indesiderati a livello gastrointestinale (sanguinamento, ulcera, perforazione).
Per tale motivo questi farmaci non devono essere usati dai soggetti affetti da ulcera gastrointestinale le o sanguinamenti gastrointestinali.
E' prudente che ne evitino l'uso anche coloro che in passato hanno sofferto di ulcera gastrointestinale eo sanguinamenti gastrointestinali.
Il rischio di lesioni gastrointes tinali e' un effetto dose correlato, in quanto la gastrolesivita' e' maggiore in soggetti che fanno un uso di dosi piu' elevate di acido ace tilsalicilico.
Anche i soggetti con abitudine all'assunzione di forti quantita' di alcool sono maggiormente esposti al rischio di lesioni ga strointestinali (sanguinamenti in particolare).
Nei soggetti affetti da difetti della coagulazione o in trattamento con anticoagulanti l'aci do acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare una grave riduzione ne delle capacita' emostatiche esponendo a rischio di emorragia.
L'aci do acetilsalicilico e gli altri FANS possono essere causa di una riduzione ione critica della funzione renale e di ritenzione idrica; il rischio e'
Cio' puo' essere e particolarmente pericoloso per gli anziani e per i soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica.
L'acido acetile alicilico e gli altri FANS possono causare un aggravamento dell'asma.
Il rischio di effetti indesiderati gravi e' maggiore nei soggetti in e ta' geriatrica.
I soggetti di eta' superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare il farmaco solo dopo un consulto medico.
Il medicinale non deve essere utilizzato nella pop olazione pediatrica.
I prodotti contenenti acido acetilsalicilico non devono essere utilizzati nei bambini e negli adolescenti di eta' infer iore ai 16 anni con infezioni virali, a prescindere dalla presenza di eno di febbre.
In certe affezioni virali, specialmente influenza A, in fluenza B e varicella, esiste il rischio di Sindrome di Reye, una mala ttia molto rara, ma pericolosa per la vita.
Il rischio puo' essere aum entato in caso di assunzione contemporanea di acido acetilsalicilico, sebbene non sia stata dimostrata una relazione causale.
Il vomito pers istente in pazienti affetti da queste malattie puo' essere un segno di Sindrome di Reye.
L'acido acetilsalicilico puo' interferire con l'eli minazione dell'acido urico: alte dosi hanno un effetto uricosurico men tre dosi (molto) basse possono ridurne l'escrezione.
Occorre inoltre c onsiderare che l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono masch erare i sintomi della devo ritardandone la diagnosi.
E' anche possibile le un effetto antagonista con i farmaci uricosurici.
L'uso di acido ac etilsalicilico in associazione ad alcuni farmaci puo' aumentare il ris chio di effetti indesiderati gravi.
Non usare l'acido acetilsalicilico insieme ad un altro FANS o, comunque, non usare piu' di un FANS per volta.
L'uso di acido acetilsalicilico come di qualsiasi farmaco inibisce il minerale della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebb e interferire con la fertilita'; di cio' devono essere informati i sog getti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilita' o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilita'.
Que sto medicinale contiene sodio.
L'aspartame presente nel prodotto e' una fonte di fenilalanina e rende il medicinale non adatto per i soggett i con fenilchetonuria.
Se si deve essere sottoposto ad un intervento c hirurgico e nei giorni precedenti si e' fatto uso di acido acetilsalico ilico o di un altro FANS occorre informarne il chirurgo per i possibil i effetti sulla coagulazione.
Dato che l'acido acetilsalicilico puo' e ssere causa di sanguinamento gastrointestinale occorre tenerne conto n el caso fosse necessario eseguire una ricerca del sangue occulto.
Prim a di somministrare un qualsiasi medicinale deve essere necessario tutt e le precauzioni utili a prevenire reazioni indesiderate; particolarme nte importante e' l'esclusione di precedenti reazioni di ipersensibilita' a questo o ad altri medicinali e l'esclusione delle altre controin dicazioni o delle condizioni che possono esporre a rischio di effetti indesiderati potenzialmente gravi sopra segnalati.
L'assunzione del pr odotto deve avvenire a stomaco pieno.
INTERAZIONI:
>>Associazioni controindicate (evitare l'uso concomitante).
Metotrexato (dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana): aumento dei livelli plasmatici e della tossicita' del metotrexato; il rischio di effetti tossici ci e' maggiore se la funzione renale e' compromessa.
Warfarin: grave a umento del rischio di emorragia per potenziamento dell'effetto anticoa gulante.
>>Associazioni non raccomandate (l'uso concomitante dei due f armaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione d el rapporto rischio/beneficio).
Antiaggreganti piastrinici: aumento de l rischio di emorragia per somma dell'effetto antiaggregante.
Tromboli tici o Anticoagulanti orali o parenterali:
FANS (uso topico e scluso): aumento del rischio di effetti indesiderati gravi.
Metotrexato (dosi inferiori a 15mg/settimana): l'aumento del rischio di effetti tossici (vedi sopra) deve essere considerato anche per il trattamento con Metotrexato a bassi dosaggi.
Inibitori selettivi del re-uptake della Serotonina (SSRI): incremento del rischio di sanguinamento dell'app arato gastrointestinale superiore a causa di un possibile effetto sine rgico.
>>Associazioni che richiedono prescrizioni particolari o un aggi ustamento del dosaggio (l'uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischi o/beneficio).
ACE-inibitori: riduzione dell'effetto ipotensivo; aumento del rischio di compromissione della funzione renale.
Acido Valproico: aumento dell'effetto dell'acido valproico (rischio di tossicita').
Antiacidi: gli antiacidi assunti contemporaneamente ad altri farmaci po ssono ridurne l'assorbimento; l'escrezione di acido acetilsalicilico a umenta nelle urine alcalinizzate.
Antidiabetici (es: insulina e ipogli cemizzanti orali): aumento dell'effetto ipoglicemizzante; l'uso dell'a cido acetilsalicilico nei soggetti in trattamento con antidiabetici de ve tener conto del rischio di indurre ipoglicemia.
Digossina: aumento della concentrazione plasmatica di digossina per caratteristiche dell'elim inazione renale.
Diuretici: aumento del rischio di nefrotossicita' del l'acido acetilsalicilico e degli altri FANS; riduzione dell'effetto dei diuretici.
Acetazolamide: ridotta eliminazione di acetazolamide (rischio di tossicita').
Fenitoina: aumento dell'effetto della fenitoina.
Corticosteroidi (esclusi quelli per uso topico e quelli impiegati per la terapia dell'insufficienza corticosurrenale): aumento del rischio di lesioni gastrointestinali; a causa dell'aumentata eliminazione dei salicilati indotta dai corticosteroidi si ha riduzione dei livelli pla smatici di salicilato.
Per contro, dopo l'interruzione del trattamento con orticosteroideo, si puo' verificare il sovradosaggio di salicilati.
Metoc lopramide: aumento dell'effetto dell'acido acetilsalicilico per incremento della velocita' di assorbimento.
Uricosurici (es: probenecid, ben zbromarone): caratteristiche dell'effetto uricosurico.
Zafirlukast: aumenta la concentrazione plasmatica di zafirlukast.
Il prodotto contiene sistemi tampone che potrebbero ridurre gli effetti dell'ormone tiroideo eo Levotiroxina.
Alcool: la somma degli effetti dell'alcool e dell'aci do acetilsalicilico provoca aumento del danno della mucosa gastrointes tinale e prolungamento del tempo di sanguinamento.
E' comunque opportuna non somministrare altri farmaci per via orale entro 1 o 2 ore dall'impiego del prodotto.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli effetti indesiderati osservati piu' frequentemente sono a carico dell'apparato gastrointestinale e possono manifestarsi in circa il 4% d ei soggetti che assumono acido acetilsalicilico come analgesico-antipi retico.
Tale percentuale aumenta sensibilmente nei soggetti a rischio di disturbi gastrointestinali.
Questi disturbi possono essere parzialm ente alleviati assumendo il medicinale a stomaco pieno.
La maggior par te degli effetti indesiderati sono dipendenti sia dalla dose che dalla durata del trattamento.
Gli effetti indesiderati osservati con l'acido o acetilsalicilico sono generalmente comuni agli altri FANS.
Patologie del sistema emolinfopoietico: prolungamento del tempo di sanguinament o, anemia da sanguinamento gastrointestinale, riduzione delle piastrine e (trombocitopenia) in casi estremamente rari.
A seguito di emorragia puo' manifestarsi anemia acuta e cronica post-emorragica/sideropenica (dovuta, per esempio, a microemorragie occulte) con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio ed i relativi segni e sintomi clinici ci come astenia, pallore e ipoperfusione.
Patologie del sistema nervoso o: cefalea, capogiro; raramente: sindrome di Reye; da raramente a muta o raramente: emorragia cerebrale, specialmente in pazienti con iperten sione non controllata e/o in terapia con anticoagulanti che, in casi i solati, puo' manifestarsi potenzialmente letale.
Patologie dell'orecchio e del labirinto: tinnito (ronzio/fruscio/tintinnio/fischio auricolare) .
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: sindrome asmatica , rinite (rinorrea profusa), congestione nasale (associata a reazioni d'ipersensibilita').
Epistasi.
Patologie cardiache: distress cardiore spiratorio (associato a reazioni d'ipersensibilita').
Patologie dell'occhio: congiuntivite (associato a reazioni d'ipersensibilita').
Patolo gie gastrointestinali: sanguinamento gastrointestinale (occulto), dist urbi gastrici, pirosi, dolore gastrointestinale, gengivorragia.
Vomito, diarrea, nausea, dolore addominale crampiforme (associato a reazioni di ipersensibilita'); raramente: infiammazione gastrointestinale, eros ione gastrointestinale, ulcerazione gastrointestinale, ematemesi (vomi to di sangue o di materiale "a posta di caffe'"), melena (emissione di feci nere, picee), esofagite; molto raramente: ulcera gastrointestinale le emorragica e/o perforazione gastrointestinale con i relativi segni e sintomi clinici ed alterazioni dei parametri di laboratorio.
Patolog cioè epatobiliari.
Raramente: epatotossicita' (lesione epatocellulare ge neralmente lieve e asintomatica) che si manifesta con un aumento delle transaminasi.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzio ne cutanea, edema, orticaria, prurito, eritema, angioedema (associato a reazioni di ipersensibilita').
Patologie renali ed urinarie: alteraz ione della funzione renale (in presenza di condizioni di alterata emod inamica renale), sanguinamenti urogenitali.
Patologie sistemiche e con dizioni relative alla sede di somministrazione: emorragie peri-operatorie, ematomi.
Disturbi del sistema immunitario.
Raramente: shock anafi lattico con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio e man ifestazioni cliniche.
La SdR si manifesta inizialmente con il vomito ( persistente o ricorrente) e con altri segni di sofferenza encefalica di diversa entità: da svogliatezza, sonnolenza o alterazioni della per sonalita' (irritabilita' o aggressivita') a disorientamento, confusione eo delirio fino a convulsioni o perdita di coscienza.
E' da tener pre sente la variabilita' del quadro clinico: anche il vomito puo' mancare o essere sostituito dalla diarrea.
Se questi sintomi insorgono nei gi orni immediatamente successivi ad un episodio influenzale (o simil-inf luenzale o di varicella o ad un'altra infezione virale) durante il qua le e' stato somministrato acido acetilsalicilico o altri medicinali con tenenti salicilati l'attenzione del medico deve immediatamente essere rivolta alla possibilita'
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verifichi dopo l'autorizzazione del medicinale ed e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rappo rto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
L'uso di acido acetilsalicilico come da qualsiasi farmaco inibitore de lla sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbe inte rferire con la fertilita'; di cio' devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fe rtilita' o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilita'.
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale.
I risultati di studi epi demiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformaz ione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore del sinte si delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza.
E' stato s timato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
N egli animali la somministrazione di inibitoria della sintesi di prostag landine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post impianto e di mortalita' embrio-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stat o riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di si ntesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessita'.
Qualora farmaci contenenti acido acetilsalicilico fossero usati da una d onna che cerca una gravidanza, o durante il primo e il secondo trimestre re di gravidanza, il trattamento dovra' essere il piu' breve possibile e la dose la piu' bassa possibile.
Durante il terzo trimestre di gravid idanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono porre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura de l dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che p uo' progredire ad insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il nascituro , alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento o del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' manif estarsi anche a dosi molto basse;
Di conseguenza, l'acido acetilsalicilico e' controindicato durante il terzo trimestre e di gravidanza.
Il medicinale e' controindicato durante l'allattamento.
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