L'uso consapevole degli integratori alimentari nel contesto di Covid-19

03/03/2021
L uso consapevole degli integratori alimentari nel contesto di Covid-19

Da quando è scoppiata la pandemia di Sars-CoV-2, numerosi integratori alimentari a base di estratti vegetali, vitamine e minerali sono stati proposti come integratori anti covid-19, ovvero in grado di contrastare l’infezione, sostenendo o “potenziando” il sistema immunitario. Per questo motivo l’Istituto superiore di sanità ha pubblicato un rapporto sull’uso consapevole degli integratori ai tempi del coronavirus, chiarendo all’interno delle sue pagine le differenze tra questi prodotti e i farmaci. 

Al momento non esistono evidenze sperimentali a supportare l’uso di un singolo nutriente o di un integratore alimentare per la terapia o la prevenzione del Covid-19. Il dossier contiene anche un’analisi degli usi consentiti e degli aspetti normativi di integratori e altri prodotti, con una particolare attenzione all’uso durante l’attuale emergenza sanitaria dei supplementi di vitamine, minerali, probiotici e preparati vegetali.

Inoltre una doverosa premessa è che un’alimentazione sana ed equilibrata svolge di per sé un ruolo essenziale per prevenire la comparsa di malattie e immunodepressione: le carenze nutrizionali possono infatti compromettere la risposta immunitaria e rendere la persona maggiormente esposta alle infezioni. 

Vitamina C

La vitamina C, se assunta con regolarità e nella misura di 1000 mg al giorno, aiuta a mantenere le difese immunitarie efficienti, ma sicuramente di per sé non può ne prevenire, ne curare l’infezione da da Sars-CoV-2.

Il suo principale meccanismo d'azione consiste prevalentemente nella capacità d’ossidarsi e ridursi costituendo uno dei principali sistemi redox del nostro organismo. 

Ne consegue che la vitamina C è un potente antiossidante coinvolto come co-fattore in diverse reazioni di eliminazione dei radicali liberi dell’ossigeno e di ripristino di altri antiossidanti cellulari. Pertanto, la vitamina C può migliorare il danno ossidativo indotto da virus. In particolare il suggerimento che la vitamina C possa essere utile in una serie di infezioni virali é basato essenzialmente sul fatto che i pazienti con malattie infettive acute spesso hanno bassi livelli di vitamina C circolante.

É stato osservato che la vitamina C può aumentare la resistenza delle colture di organi tracheali di embrioni di pollo all’infezione da coronavirus aviario (1). Inoltre tre trial clinici controllati condotti sull’uomo, hanno messo in evidenza un’incidenza significativamente più bassa di polmonite in gruppi integrati con vitamina C, suggerendo che tale vitamina possa in determinate condizioni ridurre la suscettibilità alle infezioni del tratto respiratorio inferiore (2).

Vitamina D

La vitamina D è un importantissimo nutriente coinvolto non solo nel mantenimento dell’integrità ossea, ma anche con la stimolazione della maturazione di molte cellule, incluse quelle immunitarie. 

Fisiologicamente in nostro organismo è in grado di sintetizzare questo ormone con l’aiuto della luce solare ar, tuttavia un alto numero di adulti in buona salute risulta carente di vitamina D, specialmente alla fine del periodo invernale e che per vari motivi (lavoro, posizione geografica, età, ecc) hanno un’esposizione limitata alla luce solare.  

Alcuni modelli sperimentali (3) suggeriscono che la vitamina D possa essere utile, quando è presente a livelli fisiologici nell’organismo, per ridurre gli effetti avversi delle infezioni, tuttavia non ci sono ancora sufficienti prove cliniche che ne confermino l’efficacia per la prevenzione o per il trattamento dall’infezione da  Sars-CoV-2.

Zinco

Lo zinco è un minerale importante per il mantenimento e lo sviluppo delle cellule del sistema immunitario innato e adattativo tant’è vero che una sua carenza provoca disfunzione dell'immunità e aumenta la suscettibilità alle infezioni. Questo minerale è indispensabile per la salute dell’organismo poiché rientra nella struttura molecolare di moltissimi enzimi. Inoltre lo zinco possiede proprietà antiossidanti e gioca un ruolo chiave nel metabolismo dei macronutrienti, nel funzionamento neurologico e nella riproduzione. Tale minerale riveste un ruolo centrale nella maturazione e nella differenziazione delle cellule immmunitarie, promuovendo lo sviluppo e la produzione degli anticorpi. Specialmente ai cambi di stagione, quando l'organismo è sottoposto a un eccessivo stress, lo zinco contribuisce ad alleviare il senso di stanchezza, aumentando l'energia. Non solo: quest'elemento aiuta a mantenere integre le mucose e la pelle, cioè le prime barriere alla penetrazione degli agenti infettivi nel nostro corpo.

Evidenze scientifiche rilevano che l’integrazione di zinco in bambini con carenza potrebbe ridurre la morbilità e la mortalità correlate al morbillo causate da infezioni del tratto respiratorio inferiore (4). Inoltre studi in vitro evidenziano che l’aumento della concentrazione di zinco intracellulare con ioni-zinco-zinco come il piritione può inibire a basse dosi la replicazione di una varietà di virus a RNA tra cui il coronavirus SARS (5).  Anche in questo caso però non esiste, al momento, alcuna evidenza di efficacia clinica.

In conclusione, è bene ricordare le raccomandazioni generali per l’uso di integratori alimentari riportate nel rapporto dell’ISS, da tenere in mente sempre e non solo durante la pandemia:

  • Gli integratori non devono mai essere usati come sostituti di una dieta varia ed equilibrata, né di uno stile di vita sano. 
  • Prima dell’assunzione di integratori si consiglia di consultare il medico se in caso di patologie o trattamento con farmaci per evitare controindicazioni o la possibilità di interazioni; si pensa di utilizzare più integratori insieme; sono destinati soggetti vulnerabili come anziani, bambini e le donne in gravidanza e allattamento.
  • Gli integratori non devono essere assunti per periodi prolungati, né in dosi superiori a quelle indicate in etichetta.
  • Evitare l’acquisto di integratori al di fuori dei canali commerciali tradizionali (farmacie, parafarmacie, ecc) e che pubblicizzano proprietà ed effetti “miracolosi” sulla salute.
  • Gli integratori sono concepiti per contribuire al benessere. Per la cura o la prevenzione di patologie vanno usati farmaci.
  • In caso di effetti indesiderati sospendere l’assunzione e informare il medico.

Dr.ssa Elena Atzori

Fonti:

(1) Atherton JG, Kratzing CC, Fisher A. The effect of ascorbic acid on infection chick‐embryo ciliated tracheal organ cultures by coronavirus. Arch Virol. 1978;56:195‐ https://doi.org/10.1007/bf01317848

(2) Hemila H. Vitamin C intake and susceptibility to pneumonia. Pediatr Infect Dis J. 1997;16:836‐ https://doi.org/10.1097/00006454‐ 199709000‐00003

(3) Nonnecke BJ, McGill JL, Ridpath JF, Sacco RE, Lippolis JD, Reinhardt TA. Acute phase response elicited by experimental bovine diarrhea virus (BVDV) infection is associated with decreased vitamin D and E status of vitamin‐replete preruminant calves. J Dairy Sci. 2014;97:5566‐ https://doi.org/10.3168/jds.2014‐8293

(4) Awotiwon AA, Oduwole O, Sinha A, Okwundu CI. Zinc supple- mentation for the treatment of measles in children. Cochrane Database Syst Rev. 2017;2017(6):CD011177. https://doi.org/10. 1002/14651858.CD011177.pub3

(5) te Velthuis AJW, van den Worm SHE, Sims AC, Baric RS, Snijder EJ, van Hemert MJ. Zn(2+) inhibits coronavirus and arterivirus RNA polymerase activity in vitro and zinc ionophores block the replica- tion of these viruses in cell culture. PLOS Pathog. 2010;6:e1001176. https://doi.org/10.1371/journal.ppat.1001176