Psicofarmaci, consumo in continua crescita

24/03/2023
Psicofarmaci, consumo in continua crescita

Iniziamo col dire: Cosa sono gli psicofarmaci?

Il termine psicofarmaci indica una categoria di principi attivi che agendo a livello del sistema nervoso centrale, stimola il rilascio di diversi tipi di neurotrasmettitori.

Ma come vengono suddivisi gli Psicofarmaci?

Vengono suddivisi in quattro categorie principali:

  • ansiolitici
  • antidepressivi
  • stabilizzatori dell’umore
  • antipsicotici

Anche all’interno della stessa categoria possono esserci importanti differenze tra un principio attivo e l’altro. E' importante ricordare che non appartengono alla categoria degli psicofarmaci tutte quelle sostanze di origine naturale; quali? caffè, camomilla, iperico, melissa,  valeriana, alcool. Queste sostanze naturali sono definite psicotrope; esistono anche altre sostanze che non appartengono alla categoria degli psicofarmaci che, sebbene sintetizzate in laboratorio, hanno effetti sulla psiche (analgesici, barbiturici o droghe come ecstasy, LSD), ma non hanno alcun effetto su stati d’ansia, depressione, psicosi e manie.



Perché vengono prescritti gli psicofarmaci?

Il medico, decide di prescrivere uno psicofarmaco quando ci sono alcuni tra gli stati patologici elencati di seguito:

  • deliri 
  • allucinazioni
  • stati psichici di forte disorganizzazione (stati confusionali, stati dissociativi) 
  • depressione
  • attacchi di panico (paura di morire, di impazzire o di perdere il controllo)
  • stati d’ansia
  • disturbo bipolare
  • disturbi del sonno
  • disturbi di personalità
  • stati di agitazione psicomotoria
  • preparazione chirurgica
  • sbalzi d’umore
  • insonnia