Cosa è Okitask Granulato 40mg
DENOMINAZIONE:
OKITASK 40 MG GRANULATO
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaci antinfiammatori/antireumatici, non steroidei - derivati dell'a cido propionico.
PRINCIPI ATTIVI:
Ogni bustina contiene: principio attivo: ketoprofene sale di lisina 40 mg (corrispondente a 25 mg di ketoprofene).
Eccipienti con effetto no a: aspartame, sodio dodecil solfato.
Per l'elenco completo degli ecci pienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI:
Povidone, silice colloidale, idrossipropilmetilcellulosa, eudragit EPO , sodio dodecil solfato, acido stearico, magnesio stearato, aspartame, mannitolo, xilitolo, talco, aroma lime, aroma limone, aroma frescofor t.
INDICAZIONI:
Dolori di diversa origine e natura, ed in particolare: mal di testa, m al di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori muscolari e osteoarti colari.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI:
Okitask 40 mg granulato non deve essere somministrato nei seguenti casi: ipersensibilita' al principio attivo, ad altri farmaci antiinfiamma tori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1; asma, broncospasmo, rini acuta, orticaria, eruzi oni cutanea, polipi nasali, angioneurotico o altre reazioni di t ipo allergico causa da ketoprofene, o da medicinali con analogo mecc anismo d'azione (per esempio acido acetilsalicilico, altri FANS e inib itori selettivi della ciclo-ossigenasi 2), vedere paragrafo 4.8; asma bronchiale pregressa; grave insufficienza cardiaca; gastrite; ulcera p eptica/emorragia attiva o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrent e (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o emorragia); precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione o dispepsia cronica; storia di sanguinamento gastrointest inale o perforazione conseguente a pregressa terapia con FANS; morbo di Crohn o colite ulcerosa; grave insufficienza epatica (cirrosi epatica a, epatiti gravi); grave insufficienza renale; leucopenia e piastrinopenia; diatesi emorragica ed altri disturbi della coagulazione, disordi ni emostatici; utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo trimestre di gravidanza; minori di 15 anni. utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo trimestre di gravidanza; minori di 15 anni. utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo trimestre di gravidanza; minori di 15 anni. grave insufficienza epatica (cirrosi epatica a, epatiti gravi); grave insufficienza renale; leucopenia e piastrinopenia; diatesi emorragica ed altri disturbi della coagulazione, disordi ni emostatici; utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo trimestre di gravidanza; minori di 15 anni. utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo trimestre di gravidanza; minori di 15 anni. utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo trimestre di gravidanza; minori di 15 anni. grave insufficienza epatica (cirrosi epatica a, epatiti gravi); grave insufficienza renale; leucopenia e piastrinopenia; diatesi emorragica ed altri disturbi della coagulazione, disordi ni emostatici; utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo trimestre di gravidanza; minori di 15 anni. utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo trimestre di gravidanza; minori di 15 anni. utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo trimestre di gravidanza; minori di 15 anni. utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo trimestre di gravidanza; minori di 15 anni. utilizzo di un dosaggio elevato di diuretici; terzo trimestre di gravidanza; minori di 15 anni.
POSOLOGIA:
Posologia.
Adulti e maggiori di 15 anni: la dose raccomandata e' 40 mg (corrispondente a 1 bustina), in dose singola, o ripetuta 2-3 volte al giorno, nelle forme dolorose di maggiore intensita'.
Non superare le dosi consigliate.
Popolazioni particolari.
Anziani: la posologia dev e essere adottato prendendo in considerazione un'eventua le riduzione dei dos sopraindicati.
Pazienti con insufficienza epa tica o renale: si raccomanda una terapia al dosaggio minimo giornalier o un attento monitoraggio (vedere paragrafo 4.4).
In caso di insufficienza renale si raccomanda di controllare il volume di diuresi e la f unzionalita' renale (vedere paragrafo 4.4).
Okitask 40 mg granulato non deve essere utilizzato in pazienti con gravi disfunzioni epatiche o renali (vedere paragrafo 4.3).
Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Okitask 40 mg granulato nei bambini non sono state anc ora stabilite.
Modo di somministrazione: il contenuto della bustina può essere posto direttamente sulla lingua.
Si dissolve con la saliva: questo ne consente l'impiego senza acqua.
E' preferibile assumere il p roddotto a stomaco pieno.
Durata di trattamento: la durata della terapia a dovra' essere limitata al superamento dell'episodio doloroso.
La dos e efficace' bassa deve essere usata per il periodo piu' breve nece ssario ad piu' affettare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).
CONSERVAZIONE:
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE:
Avvertenze: gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose efficace piu' bassa per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e le sezioni sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari) .
L'uso concomitante di Okitask 40 mg granulato con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi delle cicloossigenasi-2, deve essereto.
Reazioni gastrointestinali.
Emorragia gastrointestinale, ulce razione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qu alsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gast rointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali .
Nei pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorra gia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gas trointestinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumen tate di FANS.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la do se piu' bassa possibile.
L'uso concomitante di agenti protettivi deve essere considerato per q uesti pazienti e anche per pazienti che assumono in concomitanza basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere paragrafo 4.5).
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, specialmente gli anziani, devono riferire qualsiasi sintomo e/o segno addominale (comp reso il sanguinamento gastrointestinale) anche all'inizio del trattame nto.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci con comitanti che aumentare il rischio di ulcera o emorrag ia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitor i selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5) .
Anziani: gli anziani hanno una frequenza maggiore di reazioni speciali avverse ai FANS, men te emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fata li (vedere paragrafo 4.2).
Pazienti con malattia gastrointestinale in atto o pregressa dovrebbero essere sottoposti a sorvegliati per la com par di disturbi digestivi, spesso sanguinanti gastrointestin ale.
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in p azienti che essere gastrointestinale assumere Okitask 40 mg granulato il trattamento deve e sospeso.
Pazienti ulcera pep attiva o pregressa: alcune evid enze epidemiologiche possono essere associate a un elevato rischio di grave tossicità rispetto ad altri FANS, ad alte dosi (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
Reazioni cutanee: gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, in cluse dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi e pidermica tossica, sono state riportate molto rare in associazion e con l'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8).
All'inizio del trattamento oi pazienti sembrano essere un piu' alto rischio.
Okitask 40 mg granul ato deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesion i della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'.
Precauzione i.
Disfunzione cardiovascolare, renale ed epatica: in pazienti con fun zionalita' renale compromessa la somministrazione di ketoprofene deve essere effettuata con particolare cautela in considerazione dell'elimi renale del farmaco.
La funzionalità renale deve essere controllata nei pazienti con insufficienza cardiaca ca, cirrosi e nefrosi, nei pazienti che ricevono una terapia diuretica, in pazienti con compromissione cronica renale, in particolare se ip azienti sono anziani.
In questi pazienti, la somministrazione di ketop rofene può' essere dovuto a una causa del flusso ematico renale dall'inibizione delle prostaglandine e portare ad uno scompenso rena le (vedere 4.3).
Cautela e' inoltre richiesta in pazienti in modo da ggetti una terapia diuretica o probabili ipovolemici perche' risulta aum entato il rischio di nefrotossicita'.
Come per tutti i FANS, Okitask 4 0 mg granulato puo' aumentare l'azoto ureico plasmatico e la creatinina a.
Come per altri inibitori della sintesi delle prostaglandine, Okitas 40 mg granulato puo' essere associato ad eventi avversi sul sistema r enale che possono portare a nefrite glomerulare, necrosi papillare ren ale, sindrome nefrotica ed insufficienza renale acuta (vedere paragraf o 4.8).
In pazienti con valori della funzione epatica anormali o con s toria di malattia epatica, i livelli di transaminasi devono essere val utati normali.
Come per altri FANS, Okitask 40 mg granulato puo' aumentare gli incrementi di parametri epatici e anche alcuni segni nificativi nelle SGOT e SGPT (vedere paragrafo 4.8).
In caso di aument o rilevante di tali parametri, la terapia deve essere interrotta.
Con l'uso di ketoprofene, sono stati riferiti casi di ittero ed epatite (v edere paragrafo 4.8).
I pazienti anziani sono piu' predisposti alla ri duzione della funzione renale, cardiovascolare o epatica.
Effetti card iovascolari e cerebrovascolari: come per altri FANS, pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopa tia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia ce rebrovascolare devono essere trattati solo dopo la tentata valutazione.
Analoghe considerazioni devono essere fatte prima di iniziare il rischio di trattamento in pazienti con di malattia cardiovascolare (es.
ipertensione, iperlipidemia, diabete mel lito, fumo).
Cautela e' prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anam positiva per ipertensione e/o insufficienza car diaca congestizia da lieve a moderata poiche' sono stati riscontrati r itenzione di liquidi ed edema correlati con i FANS.
INTERAZIONI:
Associazioni non raccomandate.
Altri FANS (compresi gli inibitori sele ttivi della cicloossigenasi 2) e alte dosi di salicilati (> 3 g/die): la somministrazione contemporanea di diversi FANS puo' aumentare il ri schio di ulcere e gastrointestinali, per un effetto sine rgico.
Anticoagulanti (eparina e warfarin): i FANS possono amplificare gli effetti degli anticoagulanti.
Se la cosomministrazione non puo' e ssere evitata, il paziente deve essere rigorosamente monitorato.
Inibit ori dell'aggregazione piastrinica (ticlopidina e clopidogrel): la somm inistrazione contemporanea di un FANS puo' aumentare il rischio di san guinamento per inibizione della funzionalita' piastrinica e danno alla mucosa gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
Se la cosomministraz ione non puo' essere evitata, il paziente deve essere rigorosamente mon itorato.
Litio: la somministrazione contemporanea di diversi FANS puo' aumentare i livelli plasmatici di litio, che possono raggiungere valo ri tossici, per una ridotta escrezione renale.
I livelli plasmatici di litio devono essere controllati e il dosaggio di litio de ve essereto durante e dopo la sospensione del trattamento con k etoprofene e con altri FANS.
Metotrexato, a dosi superiori di 15 mg/se ttimana: la somministrazione contemporanea di un FANS puo' aumentare il rischio di tossicita' ematica del metotrexato, soprattutto se sommin estrato ad alte dosi, probabilmente per uno spiazzamento di legame tutte e proteine plasmatiche e una portata della clearance renale.
L'ass unzione dei due medicinali deve essere distanziata di almeno 12 ore.
I dantoine e solfonammidi: gli effetti tossici di queste sostanze posson o essere aumentati; poiche' il legame proteico del ketoprofene e' elevato, puo' essere necessario ridurre il dosaggio di difenilidantoina o di sulfamidici, in caso di somministrazione contemporanea.
Associazione i che chiedo precauzione.
Farmaci o categorie terapeutiche che pos sono promuovere l'iperkaliemia: sali di potassio, diuretici risparmiat ori di potassio, inibitori dei convertitori enzimatici (ACE-inibitori) , bloccanti del recettore dell'angiotensina II, FANS, eparine (a basso peso molecolare o non frazionate), ciclosporina, tacrolimus e trimeto prim.
Il verificarsi dell'iperkaliemia puo'
Il rischio e' rafforzato in caso di somministrazione cont emporanea dei farmaci su menzionati.
Tenofovir: la somministrazione co ncomitante di tenofovir disoproxil fumarato e FANS puo' aumentare il r ischio di insufficienza renale.
Diuretici: soggetti trattati con diure tici, soprattutto in caso di disidratazione, sono maggiormente a rischio io di sviluppare insufficienza renale secondaria alla riduzione del flusso ematico renale causato dall'inibizione delle prostaglandine.
Si r accomandano l'idratazione prima di iniziare la terapia concomitante e lo stretto monitoraggio della funzionalita' renale dopo l'inizio del t rattamento (vedere paragrafo 4.4).
I FANS possono ridurre l'effetto de i diuretici.
ACE-inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: la coso mministrazione con inibitori della ciclo-ossigenasi puo' comportare un ulteriore deterioramento della funzione renale e possibile insuffic ienza acuta soprattutto nei soggetti disidratati e anziani.
Si raccomandano cautela, idratazione e monitoraggio della funzione renale in caso di terapia congiunta.
Metotrexato inferiore a 15 mg/se ttimana: gli antiinfiammatorio determinano una probabilità della cleara nce renale del metotrexato con conseguente aumento della tossicità em atica.
In caso di alterata funzione renale o di eta' avanzata il monit oraggio deve avere una frequenza maggiore.
Corticosteroidi: la sommini strazione contemporanea di FANS puo' aumentare il rischio di ulcerazio ne gastrointestinale o sanguinamento (vedere paragrafo 4.4).
Pentossifi il controllo: la somministrazione concomitante può contenere un aumento del rischio di sanguinamento: si raccomandano del sanguinamento .
Zidovudina: la combinazione con FANS aumenta il rischio di tossicità sui reticolociti, con anemia severa che si manifesta una settimana d'opo l'inizio del trattamento con i FANS.
E' necessario controllare l'e stesso emocitometrico completo ed il conteggio dei reticolociti una sett imana dopo avere iniziato il trattamento con il FANS.
Solfoniluree: i FANS possono aumentare l'
Sono da dieci ere presenti eventuali eventuali anche con altri ipoglicemizzanti o ali.
Glicosidi cardioattivi: i FANS possono esacerbare lo scompenso car rdiaco, ridurre il tasso della filtrazione glomerulare e aumentare gli ivelli dei glicosidi cardiaci; tuttavia, l'interazione farmacocinetica tra ketoprofene e glicosidi attivi non e' stata dimostrata.
Associazi oni che necessitano di essere prese in considerazione.
Agenti Antiipertensivi (Beta-bloccanti, ACE inibitori diuretici): il trattamento con un effetto FANS puo' ridurre l' dei farmaci antiipertensivi mediante inibizione della sintesi delle prostaglandine vasodilatatrici.
Mifeprist one: l'efficacia del metodo anticoncezionale puo', in via teorica, rid ursi a causa delle proprieta' antiprostaglandiniche dei FANS incluso l'acido acetilsalicilico.
Vi sono alcune evidenze che suggeriscono che la somministrazione contemporanea di FANS nel giorno di somministrazio ne della dose di prostaglandina non influenza in modo sfavorevole gli effetti del mifepristone o della prostaglandina sulla maturazione cerv icale o sulla contrattilita' uterina e non riduce l'efficacia clinica dell 'interruzione medica di gravidanza.
Dispositivi anticoncezionali i ntrauterini (IUD): l'efficacia del dispositivo puo' essere ridotta con conseguente gravidanza.
Ciclosporina e tacrolimus: il trattamento contemporaneo con i FANS puo' comportare un rischio maggiore di nefro tossicita' soprattutto nei soggetti anziani.
Trombolitici: la contemporanea ranea somministrazione con i FANS puo' aumentare il rischio di sanguin amento.
Agenti antiaggreganti (ticlopidina e clopidogrel) e Inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI): i FANS possono aumen tare il rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
Probenecid: la somministrazione concomitante di probenecid puo' ridurre notevolmente la clearance plasmatica del ketoprofene per inibizione della secrezione tubulare e della glucuronoconiugazione, pertanto e' necessario un adattamento della dose di ketoprofene.
Antibiotici: dati su animali chinolonici: dati su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio io di convulsioni correlati all'uso di chinolonici.
I pazienti in trat tamento con FANS e chinoloni possono avere un rischio maggiore di svi luppare convulsioni.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastroint estinale.
Classificazione delle frequenze attese: molto comune (1/10), comune (da 1/100 a <=1/10), non comune (da 1/1000 a <=1/100), raro (da 1/10000 a < =1/1000), molto raro (<=1/10000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili).
Le seguenti reazioni avverse sono state osservate con l'uso di ketoprofene negli adulti.
Patologia del sistema emolinfopoietico.
Raro (>=1/10.000, <1/1.000): anemia emorragica; frequenza non nota: trombocitopenia, agranul ocitosi, insufficienza midollare, anemia emolitica, leucopenia, neutropenia, anemia aplastica, leucocitosi, porpora trombocitopenica.
Distur bi del sistema immunitario.
Frequenza non nota: reazione anafilattica (compreso shock), ipersensibilità.
Patologie gastrointestinali.
Non co mune (>=1/1.000, <1/100): stipsi, diarrea, flatulenza, gastrite; raro (>=1/10.000, <1/1.000): stomatite, ulcera peptica; frequenza non nota: esacerbazione di colite e malattia di crohn, emorragia gastrointestin ale, perforazione gastrointestinale (a volte fatale, in particolare ne gli anziani - paragrafo 4.4), ulcera gastrica, ulcerazione della bocca, ulcera duodenale, perforazione duodenale, melena, ematemesi, fastidio addominale, colite, pirosi gastrica, edema della bocca, pancr eatite, ipercloridria, dolore gastrico, gastrite erosiva, edema della lingua.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.
Non comune (> =1/1.000, <1/100): eruzione cutanea, prurito; molto raro (<1/10.000): eritema; frequenza non nota: reazione di fotosensibilità, alopecia, or ticaria, angioedema, dermatite bollosa tra cui sindrome di stevens-joh nson e necrolisi epidermica tossica, edema, esantema, sindrome di lyel l, esantema maculo-papulare, porpora, pustolosi esantematica acuta gen eralizzata, dermatite.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.
Non comune (>=1/1.000, <1/100): affaticamen to; molto raro (<1/10.000): edema della faccia; frequenza non nota: ed ema periferico, brividi, astenia.
Patologia del sistema nervoso.
Non comune (>=1/1.000, <1/100): cefalea, vertigine, sonnolenza; raro (>=1/1 0.000, <1/1.000): parestesia; frequenza non nota: crisi convulsiva, di sgeusia, capogiro, discinesia, sincope, tremore, ipercinesia.
Patologi e dell'occhio.
Raro (>=1/10.000, <1/1.000): visione offuscata (vedere paragrafo 4.4); frequenza non nota: edema periorbitale.
Patologie dell'orecchio e del labirinto.
Raro (>=1/10.000, <1/1.000): tinnito.
Patol ogie epatobiliari.
Raro (>=1/10.000, <1/1.000): epatite, transaminasi aumentate, bilirubina ematica aumentata; frequenza non nota: ittero.
P atologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.
Raro (>=1/10.000, <1/1.000): asma; frequenza non nota: broncospasmo (soprattutto nei pazie nti con ipersensibilità accertata all'acido acetilsalicilico e ad altr i fans), rinite, dispnea, edema della laringe, laringospasmo, insuffic ienza respiratoria acuta (è stato riportato un caso, ad esito fatale, in un paziente asmatico e sensibile all'acido acetilsalicilico).
Patol ogie renali e urinarie.
Frequenza non nota: insufficienza renale acuta , nefrite tubulo-interstiziale, sindrome nefritica, prova di funzional ità renale anormale, ematuria, nefrite, sindrome nefrosica, glomerulon efrite, ritenzione idrica/sodica con possibile edema, necrosi tubulare acuta, necrosi papillare renale, oliguria .
Disturbi psichiatrici.
Fre quenza non nota: umore alterato, depressione, allucinazione, stato con fusionale, agitazione, insonnia.
Patologie cardiache frequenza non non a: insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale, palpitazioni, tachic ardia.
Patologie vascolari.
Frequenza non nota: ipertensione, vasodila tazione, ipotensione, vasculite (inclusa vasculite leucocitoclastica).
Disturbi del metabolismo e della nutrizione.
Frequenza non nota: iperpotassiemia, iponatriemia.
Infezioni ed infestazioni.
Frequenza non non a: meningite asettica, linfangite.
Esami diagnostici.
Raro (>=1/10.000 , <1/1.000): peso aumentato.
Studi clinici e dati epidemiologici sugge riscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per t rattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un aumento del ri schio di eventi trombotici arteriosi (p.
es.
infarto del miocardio oi ctus) (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sosp ette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verifican o dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permet te un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicin ale.
Agli operatori sanitari e' richiesto di qualsiasi segnalazione avversa tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/conten... e.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Gravidanza: l'uso del ketoprofene durante il primo e secondo trimestre di gravidanza deve essere evitato, la somministrazione di ketoprofene deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per l'embrione o il feto .
L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanz ae/o lo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici sug geriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prosta glandine nelle prime fasi di gravidanza.
Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%.
E' s tato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della ter apia.
Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di p re e post-impianto e di mortalita' embrione-fetale.
Inoltre, un aument o di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibito ri di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Pertanto il ketoprofene non deve essere somministrato durante il prim oe il secondo trimestre di gravidanza, se non strettamente necessario .
Se il ketoprofene usato da una donna che desidera e una gravidanza, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, il dosaggio dev e essere mantenuto il piu' basso dosaggio possibile per la durata di trattamento o piu' breve possibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il fet oa: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arte risoso e ipertensione polmonare); se renale, che puo' progredire re in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato , alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dos i molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in rita rdo o prolungamento del travaglio.
L'uso del medicinale in prossimita' del parto puo' alterare l'emodinamica del piccolo cir colo del nascituro con gravi conseguenze per la pratica.
Di conse guenza, il ketoprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento: non vi sono informazioni disponibili sull'e screzione di ketoprofene nel latte materno.
Il ketoprofene non e' racc omandato durante l'allattamento con latte materno.
Fertilita': l'uso d ei FANS puo' ridurre la fertilita' femminile e pertanto non e' raccomandato ndato nelle donne che intendono iniziare una gravidanza.
La somministr azione dei FANS, cosi' come di Okitask 40 mg granulato, deve essere so spesa nelle donne che hanno problemi di fertilita'