Sindrome del Cambio di Stagione

Sindrome da cambio stagione: cos'è?

Il passaggio alla primavera, quando le giornate si allungano, il clima dopo i rigidi mesi invernali diventa mite, le temperature crescono, la nostra routine quotidiana cambia per adattarsi alle nuove condizioni ambientali.

Molto spesso il nostro organismo non riesce a “metabolizzare” così in fretta questi cambiamenti, che finiscono per ripercuotersi anche sui livelli di energia mentale e fisica.

La stessa cosa avviene anche con il passaggio dall'estate all’autunno, quando le ore diurne diminuiscono e le temperature calano; questo causa un'alterazione  dei livelli di melatonina e serotonina nel nostro corpo. 

Proprio per questo spesso si parla anche di disturbo affettivo stagionale (conosciuto con l’acronimo di SAD, Seasonal Affective Disorder), persone generalmente “sane” (in piena salute mentale) possono soffrire di sintomi depressivi ricorrenti in specifici periodi dell’anno, che normalmente coincidono in autunno/inverno. 

In tutti e due i casi i sintomi tipici del cambio di stagione si risolvono una volta che il nostro corpo reagisce a questi cambiamenti e si abitua al nuovo ritmo circadiano, che ripristina il normale equilibrio ormonale. Ed è per questo che la durata tipica dei sintomi varia da qualche giorno a qualche settimana, ed è direttamente correlata alla capacità e velocità di adattamento del nostro corpo e della nostra mente alle mutate condizioni esterne.

Quali sono i sintomi più comuni della sindrome da cambio di stagione?

potremmo anche chiederci:

Perché il nostro corpo potrebbe sperimentarli?

i principali sintomi:

  • La stanchezza fisica e mentale sono spesso direttamente legati con il cambio di stagione. A volte si trasforma in astenia, cioè la totale assenza di forze mentali e fisiche che sono necessarie per svolgere anche le cose più semplici. Questi sintomi sono molto diffusi, colpiscono mediamente 2 persone su 10;
  • L'alterazioni dei normali ritmi circadiani, legati all'aumento dei livelli di melatonina (l’ormone che regola il ciclo veglia-sonno) direttamente correlate alla variazione delle ore di luce. Maggiore è il livello di melatonina, maggiore è il rischio di provare ulteriore stanchezza, affaticamento ed un peggioramento del tono dell’umore;
  • L'alterazione dell’appetito, può sfociare sia in fame nervosa che in momenti di inappetenza. Per combattere la stanchezza che stiamo vivendo, il nostro corpo richiede una quantità maggiore di zuccheri e carboidrati, per questo l'appetito aumenta. Al contrario per l'inappetenza il fattore chiave è il cambio di orario, che sballa la nostra percezione di fame e sazietà;
  • Il peggioramento del tono dell’umore ed i repentini sbalzi d’umore, sono collegati agli squilibri ormonali del periodo ed in particolare all’abbassamento dei livelli di serotonina – causati dalle alterazioni nelle fasi di luce-buio;
  • L'indebolimento delle difese immunitarie, che si abbassano a causa del prolungato periodo di stress fisico e mentale ma anche per via di problematiche più specifiche, come le allergie primaverili e le carenze di nutrienti (la più rilevante sono le vitamina B12 e D, sintetizzate dal nostro corpo attraverso l’esposizione ai raggi solari). Di conseguenza, un sistema immunitario compromesso può facilitare l’insorgenza di raffreddore, influenza ed altri malanni stagionali;
  • I disturbi gastrointestinali, come l'intestino irritabile, la stipsi o il meteorismo;
  • La perdita eccessiva ed indebolimento dei capelli, anche questi legati alle alterazioni dei ritmi biologici, allo stress fisico e mentale che viviamo in questo periodo.

Tutti questi sintomi sono una normale reazione, temporanea, del nostro corpo al cambio stagione; appena siamo pronti ad adattarci e reagire alle nuove condizioni ambientali, i sintomi dovrebbero attenuarsi fino a scomparire.

Come possiamo velocizzare questo processo e supportare il nostro organismo?

In questi particolari periodi dell’anno, delicati per il nostro organismo, esistono diversi accorgimenti che possono aiutarci a superare la sindrome da cambio stagione. Quali sono?

a) Adottare un’alimentazione varia e bilanciata, per coprire la necessità di avere tutti i micro e macronutrienti necessari al nostro corpo. E' indispensabile assumere un corretto apporto di vitamine del gruppo B (che sono contenute in legumi, ortaggi, cereali integrali e noci); queste assicurano il corretto funzionamento del sistema nervoso e dei muscoli; di vitamina C, indispensabile per supportare le nostre difese immunitarie; è contenuta principalmente in agrumi, verdure a foglia verde, Kiwi, peperoni e pomodori; infine la vitamina A, che si contraddistingue per il forte potere antiossidante; ne sono ricchi i vegetali di colore giallo o arancio, come la zucca, le carote e le albicocche, ma anche la rucola ed i broccoli. 

b) Fare più movimento quotidiano, che sia la passeggiata di mezz’ora all’aria aperta o una lezione di tennis o anche una nuotata in piscina, l’attività fisica è la migliore alleata per combattere lo stress stagionale e “svegliare” il nostro organismo. Oltretutto, grazie al movimento fisico, stimoliamo la produzione dell’adrenalina, ormone antagonista della melatonina (responsabile della stanchezza associata al cambio stagione), e delle endorfine, l’ormone del buonumore.