Sindrome Metabolica
Che cos'è la Sindrome Metabolica?
La sindrome metabolica non è una singola patologia o un disturbo specifico; questo termine è ad indicare un insieme di malattie o di fattori predisponenti.
Quando avviene la compresenza di singoli disturbi si crea una situazione di rischio, per l'aggravamento dei singoli disturbi ma soprattutto per le complicanze.
Ma quali sono le patologie singole che portano alla Sindrome Metabolica?
L'Iperglicemia ad esempio, è uno dei disturbi che associato all'insulino-resistenza a diabete, mellito tipo 2, portano a complicanze gravi, come infarto o ictus, o inibiscono la funzionalità degli organi come nel caso della steatosi epatica grassa e la cirrosi.
Quando purtroppo si è affetti dalla sindrome metabolica, da uno o più disturbi che la contraddistinguono, oltre ad avere un brusco peggioramento della qualità di vita, si è esposti ad un forte aumento dell'incidenza di morte precoce ed invalidità permanente.
La sindrome metabolica è sempre associata ad obesità e si verifica parallelamente insieme ad altri disagi, disturbi e malattie, tra le quali tumori, problemi agli arti, autoimmunità.
Ma quando si è affetti da Sindrome Metabolica?
Quando almeno 3 dei disturbi sotto elencati si verificano contestualmente nel soggetto:
a) Pressione sanguigna arteriosa superiore a 130/85 mmHg;
b) Trigliceridi ematici a digiuno superiori a 150 mg/dl;
c) Glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dl (100 mg/dl secondo l'ADA);
d) Colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl nell'uomo o a 50 mg/dl nelle femmine;
e) Circonferenza addominale superiore a 102 centimetri (40 pollici) per i maschi o a 88 centimetri (35 pollici) per le femmine.
Ma a che età si può essere affetti da Sindrome Metabolica?
In generale, la fascia d'età più colpita è quella al di che va dai 50 ai 60 anni; si stima che mediamente ne è affetto il 50% della popolazione compresa in quella fascia d'età.
Nei bambini, ancora non si trova un accordo su come misurare la sindrome metabolica; i valori di riferimento per il "rischio elevato" non sono abbastanza chiari. Spesso, in questi casi, viene utilizzato un punteggio di riepilogo del rischio cardio metabolico continuo - invece che una misura dicotomica.
Purtroppo le previsioni epidemiologiche per i più piccolo sono di crescita, seguendo i dati della dilagante obesità infantile in costante aumento nei Paesi civilizzati.
Easyfarma.it vuole approfondire le cause che portano alla Sindrome Metabolica
La fisiopatologia della sindrome metabolica, è molto complessa e spiegarla impiegherebbe ore ed ore; cercheremo di essere brevi e di farvi comprendere i punti chiavi e le patologie/disturbi principali, perché, come e quando.
Un altro fattore da non sottovalutare è lo stress; può essere un fattore determinante.
Una dieta sbagliata (l'abitudine scorretta più frequente sarebbe il consumo di bevande zuccherate), fattore genetico, l'invecchiamento, uno stile di vita sedentario e/o la scarsa attività fisica, disturbi del sonno, disturbi dell'umore o anche l'uso di farmaci psicotropi e consumo eccessivo di alcol.
Si è dimostrato particolarmente importante il ruolo predisponente (lipotossicità) dell'eccessiva espansione del tessuto adiposo, che si verifica in caso di iperalimentazione cronica - dieta ipercalorica.
E' ancora da stabilire se l'obesità e la resistenza all'insulina siano la causa della sindrome metabolica o le conseguenze di uno squilibrio metabolico di più ampia portata.
I marker di infiammazione sistemica, inclusa la proteina C-reattiva, sono di solito molto più alti, così come il fibrinogeno, l'interleuchina 6, il fattore di necrosi tumorale-alfa (TNF-α) ecc.
Le cause possono essere molte, tra cui l'aumento dei livelli di acido urico, causato da elevati livelli fruttosio nella dieta - sempre nel contesto di una dieta ipercalorica e di uno squilibrio metabolico.
La ricerca mostra che le abitudini alimentari occidentali sono un fattore predisponente nello sviluppo della sindrome metabolica, con un elevato consumo di cibi che non sarebbero naturalmente disponibili all'uomo in natura - quelli altamente processati. Rimane consolidata, tuttavia, l'importanza del contesto ipercalorico.
L'aumento di peso è associato alla sindrome metabolica, ma soprattutto nella sua forma centrale e viscerale o ectopica che avviene quando il grasso si fissa negli organi non progettati per l'accumulo adiposo.
E' molto probabile che la continua assunzione di glucosio, acidi grassi e derivati amminoacidici, quando è sproporzionato rispetto all'insufficiente consumo generale, determina un accumulo di prodotti dell'ossidazione mitocondriale, e la progressiva disfunzione mitocondriale ed insulino-resistenza.
Easyfarma.it vi consiglia come prevenire la sindrome metabolica
Esistono, dopo molte analisi, studi, ricerche, varie strategie per prevenire lo sviluppo della sindrome metabolica.
La prima, semplice, gratuita ed alla portata di tutti, è una maggiore attività fisica generale (può sembrare banale, ma camminare 30 minuti al giorno) associata ad una dieta sana e, se necessario, ipocalorica dimagrante è il primo passo per ridurre il rischio di essere affetti da questa patologia.
La pigrizia, la mancanza di tempo e la scarsa motivazione, rendono una cosa tanto semplice e banale difficile per molte persone.
Quando la sindrome metabolica è molto vicina, semplici cambiamenti nello stile di vita sono fondamentali per migliorare la situazione ed evitare l'insorgenza di severe complicazioni.
Oltre all'attività fisica, è possibile aiutare il proprio corpo ad affrontare il problema utilizzando degli integratori specifici, previo consulto del proprio medico di fiducia, che possono normalizzare vari processi, rendendo più graduale l’assorbimento di alcune sostanze (effetto retard), riducendo al contempo anche la quantità totale assorbita, riequilibrando la flora intestinale, utile per un più rapido e stabile miglioramento delle funzioni metaboliche, normalizzando il transito intestinale, che favorisce ulteriormente l’eliminazione di grassi (colesterolo e trigliceridi) e carboidrati (tra cui il glucosio).
In casi più gravi vengono utilizzati i farmaci, per ridurre i singoli disturbi che compongono la sindrome metabolica; questi vengono trattati separatamente - ad es. diuretici e ACE-inibitori per l'ipertensione, statine per l'ipercolesterolemia, metformina per l'iperglicemia ed altro.